Il Papa ha elogiato il lavoro del network per l’evangelizzazione, invitando a guardare a Dio e ai più bisognosi.
Generosità e fedeltà alla missione della Chiesa.
In un incontro emozionante presso la Sala Clementina, Papa Francesco si è rivolto ieri ai membri del network “El Sembrador – Nueva Evangelización” (ESNE), riconoscendo il loro lavoro nel diffondere la fede attraverso i mezzi di comunicazione.
L’inizio di un sogno: la testimonianza di Noel Díaz
Il Pontefice ha aperto il suo discorso ricordando l’incontro con Noel Díaz, fondatore di ESNE, durante un viaggio nel 2016. Con un aneddoto personale, ha raccontato: “Stavo finendo il mio giro tra i giornalisti, quando ho visto che uno di loro… si buttava a terra, ‘è atterrato’ lì, e si metteva a pulirmi le scarpe. Noel aveva promesso a sua madre che avrebbe pulito le scarpe del Papa.”
Questo momento simbolico, legato al rispetto per l’eredità materna, ha dato avvio a una riflessione sulla gratitudine verso le madri: “Ognuno di voi pensi a sua madre. Alcuni l’hanno viva, altri l’hanno in Cielo, però con il cuore di gratitudine per tutto ciò che hanno ricevuto dalla propria madre.”
La comunicazione come missione divina
Papa Francesco ha evidenziato come la missione comunicativa di ESNE si radichi in uno sguardo di fede e nella dedizione alla Provvidenza. Ha ricordato ai presenti chi è il vero patrono della comunicazione: “Sapete chi è il principale patrono della comunicazione? [Le tre Persone della] Santissima Trinità, perché vivono comunicando l’una con l’altra.”
Il Santo Padre ha anche menzionato il progetto “Yo soy el 73”, una consacrazione speciale a Gesù per formare una comunità di evangelizzatori: “Abbiamo un grande bisogno di discepoli che proseguano la missione affidata dal Signore, evangelizzando anche attraverso i mezzi di comunicazione.”
Vicini agli immigrati e fedeli alla missione evangelizzatrice
Papa Francesco ha espresso gratitudine per il lavoro del network nel sostenere gli immigrati e nel diffondere messaggi di fede e consolazione: “Vi ringrazio anche e soprattutto perché con il vostro lavoro state vicino a tanti immigrati di diversi Paesi dell’America Latina che hanno bisogno di avere punti di riferimento, messaggi di consolazione nella loro lingua materna.” Ha inoltre elogiato la collaborazione di ESNE con i media vaticani del Dicastero per la Comunicazione, sottolineando il valore della sinergia tra media ecclesiali.
Un incoraggiamento a guardare al Cielo e ai più bisognosi
Concludendo il suo intervento, il Pontefice ha invitato i membri di ESNE a continuare la loro missione con generosità e creatività, radicati nella Chiesa: “Vi incoraggio ad andare avanti, senza smettere di guardare al Cielo e ai vostri fratelli più bisognosi: guardate a Gesù, guardate ai più bisognosi, e fatelo con generosità e creatività, sempre ancorati alla roccia di Pietro, sempre docili alle indicazioni della Chiesa.”
Infine, Papa Francesco ha chiesto preghiere per il suo ministero con il consueto tono scherzoso: “E, per favore, non dimenticatevi di pregare per me. Pregate a favore, non contro. Pregate.”
Con questo discorso, Papa Francesco ha ribadito il ruolo essenziale dei media nella nuova evangelizzazione, riconoscendo ESNE come un esempio luminoso di comunicazione al servizio della fede.