L’OdG traccia nuove regole e definisce i confini etici dell’utilizzo dell’IA nella professione giornalistica.
L’Intelligenza Artificiale è sempre più utilizzata nel giornalismo per automatizzare processi come la generazione di articoli su eventi standardizzati, l’analisi di grandi set di dati e la personalizzazione dei contenuti per il pubblico. Tuttavia, il suo impiego richiede trasparenza e controllo umano per garantire l’accuratezza e l’etica delle informazioni prodotte, e il rispetto di n orme deontologiche, come nel caso del giornalismo.
Il nuovo Codice Deontologico delle Giornaliste e dei Giornalisti rappresenta una svolta importante per la professione, armonizzando le regole esistenti e introducendo nuove disposizioni al passo con i tempi. In particolare sull’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale.
Un lavoro di sintesi e innovazione
Il nuovo Codice è il risultato di un lungo lavoro di revisione condotto dalla Commissione Giuridica, presieduta da Enrico Romagnoli, in collaborazione con enti, sindacati e associazioni. Secondo Romagnoli: “Abbiamo voluto creare un documento snello e accessibile, in grado di offrire ai giornalisti una guida chiara per affrontare le sfide contemporanee.”
Uno degli aspetti più significativi è l’integrazione delle principali carte deontologiche, storicizzate nel nuovo testo, che continueranno a fornire un quadro di riferimento per i professionisti.
Focus sull’Intelligenza Artificiale
Un elemento di grande rilievo è l’attenzione riservata all’uso dell’Intelligenza Artificiale – IA, considerata una risorsa, ma con limiti chiari. L’Articolo 19 stabilisce che “l’intelligenza artificiale non può in alcun modo sostituire l’attività giornalistica”, sottolineando il ruolo centrale dell’intelletto umano nella produzione di contenuti.
Le norme nuove o aggiornate
Tra le novità introdotte spiccano:
- L’Articolo 19 sull’Intelligenza Artificiale, che definisce regole precise per l’uso consapevole e responsabile di questa tecnologia nel giornalismo.
- Maggiore trasparenza nelle fonti e nei contenuti, a tutela del diritto all’informazione corretta e verificata.
- Impegno verso la parità di genere e una maggiore attenzione alla rappresentazione delle persone vulnerabili.
L’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale nel giornalismo
In particolare, il Codice specifica che “l’intelligenza artificiale non può in alcun modo sostituire l’attività giornalistica”, e richiede che:
- L’utilizzo dell’IA per elaborare o modificare testi, immagini, audio, video, etc, sia dichiarato esplicitamente
- il giornalista mantenga la responsabilità del contenuto prodotto.
- Vengano verificate le fonti e l’affidabilità delle informazioni utilizzate, generate o modificate dall’IA.
- Non si consideri mai l’uso dell’IA un’esimente dagli obblighi deontologici.
Un Codice per il futuro
Con l’entrata in vigore del nuovo Codice, l’Ordine dei Giornalisti si pone l’obiettivo di rafforzare l’etica e la credibilità della professione in un’epoca caratterizzata da rapide trasformazioni tecnologiche e culturali. “Questo documento non solo tutela il diritto dei cittadini a un’informazione corretta, ma garantisce anche che la professione giornalistica continui a evolversi nel rispetto dei suoi principi fondamentali,” ha aggiunto Romagnoli.
L’attuale Testo Unico dei Doveri resterà in vigore fino al mese di maggio 2024, garantendo una transizione ordinata verso il nuovo quadro normativo.
Il nuovo Codice rappresenta un impegno concreto per un giornalismo che coniuga tradizione e innovazione, riaffermando il valore del dialogo tra tecnologia ed etica.