L’infanzia di Gesù, il valore della pace e il presepe: i temi centrali dell’Udienza Generale del 18 dicembre 2024.
Nell’Udienza Generale del 18 dicembre 2024, Papa Francesco ha dato inizio al ciclo di catechesi dedicato al Giubileo 2025. Con il tema “Gesù Cristo nostra speranza”, il Pontefice ha invitato i fedeli a riflettere sull’infanzia di Gesù, sottolineando la sua missione universale e richiamando tutti alla preghiera per la pace nel mondo.
“Oggi iniziamo il ciclo di catechesi che si svolgerà lungo tutto l’Anno giubilare. Il tema è ‘Gesù Cristo nostra speranza’: è Lui, infatti, la meta del nostro pellegrinaggio, e Lui stesso è la via, il cammino da percorrere”, ha affermato Papa Francesco, indicando Gesù come guida e obiettivo del percorso spirituale giubilare.
La genealogia di Gesù: un racconto tra fede e storia
Il Santo Padre ha approfondito la genealogia di Gesù, descritta nel Vangelo di Matteo (Mt 1,1-17), per sottolineare la continuità tra la storia di Israele e la missione del Messia. “La genealogia del Signore è costituita dalla storia vera, dove sono presenti alcuni nomi a dir poco problematici e si sottolinea il peccato del re Davide (cfr Mt 1,6). Tutto, comunque, finisce e fiorisce in Maria e in Cristo”, ha spiegato.
La particolarità della genealogia di Matteo risiede nell’inclusione di cinque donne: Tamar, Racab, Rut, Betsabea e Maria. “Le prime quattro donne sono accomunate non dal fatto di essere peccatrici, come a volte si dice, ma di essere straniere rispetto al popolo d’Israele. Ciò che Matteo fa emergere è che […] si rende visibile la missione di Gesù verso ebrei e pagani”, ha dichiarato il Papa, citando Benedetto XVI.
Maria, nuovo inizio della storia della salvezza
Maria di Nazaret, madre di Gesù, rappresenta un punto di svolta nella genealogia, poiché con lei è Dio stesso a diventare protagonista della generazione. “Maria segna un nuovo inizio, è lei stessa un nuovo inizio, perché nella sua vicenda non è più la creatura umana protagonista della generazione, ma Dio stesso”, ha sottolineato Papa Francesco. Gesù, figlio di Davide e di Abramo, è così rivelato come “Luce delle genti” e “Salvatore del mondo”.
Un appello accorato per la pace mondiale
Il Pontefice ha concluso l’Udienza con un forte invito alla preghiera per la pace, ricordando le guerre e le sofferenze in diverse parti del mondo: “Preghiamo per la pace. Non dimentichiamo la gente che soffre per la guerra: la Palestina, Israele, e tutti coloro che stanno soffrendo, Ucraina, Myanmar… La guerra, non dimentichiamo, sempre è una sconfitta, sempre! La guerra sempre è una sconfitta”.
Un messaggio di speranza per il Natale
In vista del Natale, Papa Francesco ha invitato i fedeli a riscoprire il valore del presepe come simbolo della presenza di Gesù nella vita quotidiana: “Il Natale è ormai vicino e amo pensare che nelle vostre case ci sia il presepe: questo elemento importante della nostra spiritualità e della nostra cultura è un modo suggestivo per ricordare Gesù che è venuto ‘ad abitare in mezzo a noi’”.
Con la benedizione apostolica, il Santo Padre ha rinnovato il suo messaggio di fede, speranza e pace, esortando tutti a guardare al futuro con fiducia in Cristo, nostra guida e salvezza.