Papa Francesco celebra lo sport delle bocce come simbolo di socialità, inclusione e passione, invitando a riscoprire i valori autentici del gioco.
Papa Francesco accoglie i rappresentanti della Federazione Italiana Bocce
Il 20 dicembre 2024, nella Sala Clementina del Vaticano, Papa Francesco ha incontrato i rappresentanti della Federazione Italiana Bocce, accompagnati dal Presidente internazionale e da alcune Autorità civili. Durante l’udienza, il Pontefice ha condiviso riflessioni profonde sul valore umano e sociale di questo sport, definendolo un simbolo di inclusione e amicizia.
Un gioco “povero” ma ricco di umanità
Il Santo Padre ha espresso la sua simpatia per il gioco delle bocce, sottolineando la sua natura “povera” rispetto agli sport più commercializzati. “I campioni di bocce,” ha detto, “sono persone normali: impiegati, insegnanti, idraulici… Persone che, con passione, mantengono viva una tradizione ricca di umanità.”
Sport e amicizia sociale
Papa Francesco ha ricordato come, un tempo, le bocce fossero un pilastro della vita comunitaria nei paesi e nelle parrocchie, favorendo una socialità sana e costruttiva. Oggi, ha aggiunto, questo sport si evolve, includendo giovani, donne e persone con disabilità, diventando così un modello di inclusione.
Un esempio alternativo al business sportivo
Il Pontefice ha lodato la Federazione per aver mantenuto intatti i valori autentici dello sport, lontano dalle logiche del business. Ha definito le bocce uno sport che “sa ancora di gioco e di buona compagnia” e ha incoraggiato i presenti a proseguire su questa strada.
Un invito alla preghiera
L’udienza si è conclusa con una benedizione e un invito: “Non dimenticatevi di pregare per me.” L’incontro ha ribadito il ruolo centrale dello sport nel promuovere inclusione, amicizia e passione, valori universali che Papa Francesco continua a sostenere con il suo magistero.