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Messaggio di Mattarella per fine anno 2024: pace e speranza per il futuro, in Italia e nel Mondo

presidente Mattarella messaggio fine anno 2024

Il Presidente Mattarella invita a riflettere su pace, solidarietà e responsabilità, tra sfide e opportunità per l’Italia e il mondo.

Il messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, pronunciato il 31 dicembre 2024, si è rivelato un potente invito alla riflessione sulle grandi sfide che caratterizzano il nostro tempo. Con parole profonde e toccanti, il Presidente ha affrontato temi di rilevanza globale e nazionale, offrendo una visione chiara e un richiamo alla responsabilità collettiva per costruire un futuro migliore.

“Ore di attesa per un tempo nuovo”

Mattarella ha esordito sottolineando il valore simbolico del Capodanno come momento di speranza: “Stiamo vivendo come ogni fine anno ore di attesa per un tempo nuovo che viene e che speriamo migliore”. Ha poi evidenziato come questo sia anche un tempo per rinsaldare i legami umani, ricordandoci che gli auguri scambiati non sono solo un rito, ma “la dimostrazione della nostra natura più autentica, quella che ci chiama alla relazione con gli altri”. In un mondo sempre più frammentato, questo richiamo alla connessione umana assume un significato particolare.

La tragica urgenza della pace

Uno dei temi centrali del discorso è stato l’appello alla pace. Mattarella ha citato con dolore alcuni eventi drammatici: “Nella notte di Natale si è diffusa la notizia che a Gaza una bambina di pochi giorni è morta assiderata” e “feroci bombardamenti russi hanno colpito le centrali di energia delle città dell’Ucraina per costringere quella popolazione civile al buio e al gelo”. Ha poi ricordato le vittime innocenti dei conflitti, sottolineando che “la pace non significa sottomettersi alla prepotenza di chi aggredisce gli altri Paesi con le armi, ma la pace del rispetto dei diritti umani”.

La pace, ha aggiunto, è un valore fondante della nostra Costituzione e un obiettivo irrinunciabile per l’Italia, che si riflette anche nel ruolo attivo del nostro Paese durante la presidenza del G7 e nell’impegno dell’Unione Europea come promotrice storica di dialogo e unità.

Fiducia e squilibri globali

Il Presidente ha affrontato le grandi contraddizioni che affliggono il mondo: “A livello globale aumenta in modo esponenziale la ricchezza di pochissimi mentre si espande la povertà di tanti”. Ha denunciato la spesa mondiale in armamenti, che nel 2024 ha raggiunto la cifra record di 2.443 miliardi di dollari, otto volte superiore ai fondi stanziati per contrastare il cambiamento climatico. “Una sconfortante sproporzione”, ha commentato, evidenziando la necessità di un cambiamento radicale nelle priorità globali.

Luci e ombre dell’Italia

Nel passaggio dedicato all’Italia, Mattarella ha sottolineato i progressi registrati in alcuni settori, come l’occupazione e l’export, ma ha anche richiamato l’attenzione sulle persistenti disuguaglianze: “Numerose persone rinunciano alle cure e alle medicine perché prive dei mezzi necessari”. Ha menzionato la crisi delle nascite e la fuga di giovani talenti all’estero, fenomeni che richiedono interventi strutturali per garantire pari opportunità a tutti.

Particolare attenzione è stata dedicata al cambiamento climatico e alla necessità di prevenire disastri ambientali, che non possono più essere considerati eventi straordinari. “Le alluvioni non possono più essere considerate fatti straordinari. Sono frequenti e vanno quindi prevenute con lungimiranza”, ha avvertito.

“Rispetto” come valore fondante

Richiamando la parola dell’anno scelta dalla Treccani, “rispetto”, Mattarella ha ricordato che questo valore è il fondamento di una società più umana e solidale. Ha affrontato temi delicati come la sicurezza sul lavoro e la situazione delle carceri, ribadendo che “gli incidenti mortali – tutti – si possono e si devono prevenire” e che il rispetto per la dignità di ogni persona deve guidare anche il trattamento dei detenuti.

Giovani e futuro

Il Presidente ha dedicato un ampio spazio ai giovani, definiti “la grande risorsa del nostro Paese”. Ha evidenziato l’importanza di ascoltare il loro disagio e di affrontare con decisione le cause dell’incertezza che percepiscono. “La precarietà e l’incertezza che avvertono le giovani generazioni vanno affrontate con grande impegno”, ha sottolineato, indicando questo come un passaggio cruciale per superare anche la crisi delle nascite.

La speranza come impegno collettivo

Mattarella ha concluso il suo discorso con un potente richiamo alla responsabilità di ciascuno nel costruire un futuro migliore: “La speranza non può tradursi soltanto in attesa inoperosa. La speranza siamo noi. Il nostro impegno. La nostra libertà. Le nostre scelte”. Con queste parole, ha invitato ogni cittadino a riflettere sul proprio ruolo e a contribuire al bene comune.

Il messaggio di fine anno del Presidente Mattarella è un appello alla pace, alla solidarietà e alla speranza. Ha offerto una visione chiara delle sfide che l’Italia e il mondo devono affrontare, accompagnata da un invito alla responsabilità personale e collettiva. Con il suo discorso, Mattarella ha ribadito l’importanza di agire insieme per costruire un futuro più giusto, umano e sostenibile.

Messaggio integrale, Presidenza della Repubblica Italiana.

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