Papa Francesco sull’importanza della difesa dei diritti dei bambini e la piaga del lavoro minorile: Catechesi dell’8 gennaio 2025
Nell’udienza generale dell’8 gennaio 2025, tenutasi nell’Aula Paolo VI, Papa Francesco ha dedicato la sua catechesi al tema dei bambini, con particolare attenzione alla piaga del lavoro minorile. Un discorso ricco di riflessioni bibliche, richiami morali e una condanna chiara contro lo sfruttamento dei più piccoli.
Un contrasto tra progresso e sofferenza
«Oggi sappiamo volgere lo sguardo verso Marte o verso mondi virtuali, ma facciamo fatica a guardare negli occhi un bambino che è stato lasciato ai margini e che viene sfruttato e abusato», ha detto il Papa, sottolineando l’ironia di un’umanità tecnologicamente avanzata ma incapace di proteggere i più vulnerabili. Ha definito il XXI secolo come un’epoca di progresso scientifico e intelligenza artificiale che, tuttavia, non è ancora riuscita a risolvere il dramma dell’infanzia umiliata e ferita.
Il messaggio della Sacra Scrittura sui bambini
Papa Francesco ha ricordato che i bambini occupano un posto centrale nella Bibbia. «La parola che ricorre maggiormente nell’Antico Testamento, dopo il nome divino di Jahweh, è il vocabolo ben, cioè “figlio”: quasi cinquemila volte». Ha citato il Salmo 127: «Ecco eredità del Signore sono i figli, è un suo premio il frutto del grembo», sottolineando come i bambini siano un dono di Dio spesso non trattato con il rispetto dovuto.
Il Pontefice ha evocato anche le sofferenze dei più piccoli nella storia biblica, dai bambini affamati descritti nelle Lamentazioni al dramma dei piccoli uccisi durante la strage degli innocenti voluta da Erode. «Pensiamo a quanti bambini, oggi, stanno morendo di fame e di stenti, o dilaniati dalle bombe», ha detto.
Gesù e l’esempio dei bambini
Papa Francesco ha richiamato episodi del Vangelo in cui Gesù esalta i bambini come modelli per gli adulti. «Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite; a chi è come loro, infatti, appartiene il regno di Dio», ha citato da Luca 18,16-17, rimarcando l’insegnamento di Gesù sulla dignità dei più piccoli.
Un altro passaggio significativo del Vangelo di Matteo ammonisce: «Chi invece scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, gli conviene che gli venga appesa al collo una macina da mulino e sia gettato nel profondo del mare» (Mt 18,6). Queste parole, ha detto il Papa, dovrebbero guidare i cristiani nel condannare ogni forma di abuso o sfruttamento.
La condanna del lavoro minorile
Particolarmente toccante è stata la condanna del lavoro minorile. «Un bambino che non sorride, un bambino che non sogna non potrà conoscere né fare germogliare i suoi talenti», ha affermato. Ha denunciato l’esistenza di un’economia che sfrutta i bambini e ne brucia le speranze: «In ogni parte della terra ci sono bambini sfruttati da un’economia che non rispetta la vita; un’economia che, così facendo, brucia il nostro più grande giacimento di speranza e di amore».
Un appello all’azione
«Chi si riconosce figlio di Dio non può restare indifferente», ha dichiarato il Papa, invitando tutti a impegnarsi nella protezione dei bambini e a prevenire ogni forma di abuso. Ha esortato i cristiani a chiedere al Signore di aprire i cuori alla cura e alla tenerezza, perché ogni bambino possa crescere «in età, sapienza e grazia» (Lc 2,52).
Un pensiero alla pace
Concludendo l’udienza, Papa Francesco ha rivolto un appello accorato per la pace, invitando a pregare per i Paesi martoriati dalla guerra, tra cui Ucraina e Israele. «La guerra sempre, sempre, è una sconfitta», ha ribadito con fermezza.
La catechesi dell’8 gennaio 2025 ha offerto un richiamo potente alla responsabilità collettiva verso i bambini, sottolineando il dovere di proteggerli e garantire loro un futuro dignitoso. Le parole di Papa Francesco rimangono un monito e un invito all’azione per una società più giusta e umana.
Nell’udienza generale dell’8 gennaio 2025, Papa Francesco condanna il lavoro minorile e richiama l’umanità a proteggere i bambini, doni preziosi di Dio.