Riflessioni e sfide per la Giornata Internazionale dell’Educazione: un impegno globale per garantire l’accesso equo e inclusivo all’istruzione, tra fede, ragione e sostenibilità.
Ogni anno, il 24 gennaio, il mondo celebra la Giornata Internazionale dell’Educazione, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2018. Questa giornata rappresenta un’occasione fondamentale per riflettere sull’importanza dell’istruzione come diritto umano universale e come motore principale per il raggiungimento di pace, uguaglianza e sviluppo sostenibile.
Il ruolo cruciale dell’educazione
L’educazione è la chiave per l’emancipazione personale, lo sviluppo economico e la coesione sociale. È attraverso l’istruzione che le persone acquisiscono le competenze necessarie per affrontare le sfide del presente e costruire un futuro migliore. Nel quadro degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG), in particolare l’Obiettivo 4, le Nazioni Unite si impegnano a garantire un’educazione inclusiva, equa e di qualità per tutti entro il 2030.
Tuttavia, nonostante i progressi compiuti negli ultimi decenni, milioni di bambini e giovani continuano a essere esclusi dai sistemi educativi per ragioni economiche, geografiche o di genere. Secondo i dati dell’UNESCO, circa 244 milioni di bambini e adolescenti nel mondo non frequentano la scuola, con un impatto devastante sul loro futuro e su quello delle loro comunità.
Le sfide globali dell’accesso all’istruzione
Le disuguaglianze nell’accesso all’istruzione rimangono una delle sfide più urgenti. Nei Paesi in via di sviluppo, le barriere economiche, culturali e infrastrutturali limitano fortemente l’accesso all’istruzione, specialmente per le ragazze. A questo si aggiungono le crisi umanitarie, i conflitti e il cambiamento climatico, che spesso costringono milioni di bambini a interrompere il proprio percorso scolastico.
Inoltre, la pandemia di COVID-19 ha ulteriormente aggravato la situazione, interrompendo il processo educativo per miliardi di studenti e accentuando il divario digitale. L’educazione, oggi più che mai, richiede innovazione, investimenti e un approccio globale per garantire che nessuno venga lasciato indietro.
Educazione, fede e ragione: un approccio integrale
L’educazione non è solo un mezzo per trasmettere conoscenze tecniche, ma anche un’opportunità per coltivare i valori della solidarietà, della giustizia e della dignità umana. In questo senso, l’educazione può e deve essere uno spazio di incontro tra fede e ragione, come suggerito da Papa Francesco e da altri pensatori contemporanei.
La ragione fornisce gli strumenti per comprendere e agire nel mondo, mentre la fede offre una visione trascendente che dà significato e scopo alla vita. L’unione di questi due elementi nell’educazione può aiutare a formare individui non solo competenti, ma anche responsabili e orientati al bene comune.
Come ha affermato l’UNESCO, l’educazione deve mirare a sviluppare una visione integrale della persona, promuovendo la formazione non solo intellettuale, ma anche morale e spirituale.
Costruire un futuro attraverso l’educazione
La Giornata Internazionale dell’Educazione ci ricorda che investire nell’istruzione è investire nel futuro dell’umanità. Garantire un accesso equo e inclusivo all’istruzione non è solo un obiettivo da raggiungere, ma una responsabilità collettiva.
Per rendere questo obiettivo una realtà, è necessario un impegno congiunto da parte di governi, istituzioni religiose, società civile e settore privato. Solo attraverso una collaborazione globale possiamo abbattere le barriere che impediscono a milioni di persone di ricevere un’educazione di qualità.
La Giornata Internazionale dell’Educazione è dunque un invito a riflettere e ad agire, affinché ogni bambino e giovane possa accedere a un percorso educativo che non solo apra le porte del sapere, ma che illumini anche la via verso una vita piena e significativa.