Codice deontologico, corretta narrazione e memoria della persecuzione dei giornalisti ebrei sotto le leggi razziali.
In occasione del Giorno della Memoria 2025, l’Ordine dei Giornalisti ribadisce il suo impegno nella lotta contro l’antisemitismo e ogni forma di discriminazione. Questo impegno si è manifestato concretamente nel corso dell’udienza con Papa Francesco per il Giubileo della Comunicazione, tenutasi sabato 25 gennaio, durante la quale una delegazione dell’Ordine ha consegnato al Pontefice una copia del nuovo Codice deontologico dei giornalisti.
Il documento sottolinea il dovere della categoria di promuovere un’informazione etica, trasparente e rispettosa, contrastando attivamente ogni narrazione che possa alimentare odio e pregiudizi. Un impegno che assume un valore ancora più significativo nel contesto della memoria storica delle persecuzioni subite dai giornalisti ebrei sotto il regime fascista.
Un passato da ricordare: L’antisemitismo di carta
Nel solco della memoria e della riflessione storica, il Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti ha pubblicato lo scorso anno il volume “L’antisemitismo di carta”, un’importante ricerca che ricostruisce le storie di numerosi giornalisti ebrei perseguitati e censurati a causa delle leggi razziali fasciste.
L’opera rappresenta un contributo essenziale per non dimenticare come, in un passato non troppo lontano, l’informazione fosse sottoposta a una forte repressione e a una narrazione unilaterale, escludendo e perseguitando intere categorie di professionisti in base alla loro identità religiosa e culturale.
Il Giorno della Memoria e il ruolo del giornalismo nella lotta contro l’odio
Il Giorno della Memoria, che si celebra ogni 27 gennaio in ricordo delle vittime dell’Olocausto, è un’occasione per riflettere sul ruolo fondamentale dell’informazione nel contrastare l’odio, il revisionismo storico e le nuove forme di antisemitismo. Il giornalismo ha il compito di fornire un racconto veritiero e responsabile, affinché la storia non venga dimenticata e affinché discriminazioni e persecuzioni non trovino spazio nella società contemporanea.
L’Ordine dei Giornalisti, con il suo Codice deontologico e iniziative come la pubblicazione di “L’antisemitismo di carta”, riafferma la centralità della memoria storica e della responsabilità etica nel racconto dei fatti, contribuendo così alla costruzione di una società più giusta e inclusiva.
Fonte: Ordine dei Giornalisti, Consiglio Nazionale.