Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha incontrato a Palazzo Chigi il Commissario Europeo per gli Affari Interni, Magnus Brunner, per discutere di migrazione, rimpatri e sicurezza.
Al centro del colloquio il rafforzamento dei partenariati con i Paesi di origine e transito e l’attuazione del Patto su Migrazione e Asilo.
Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, ha ricevuto ieri, Martedì
18 febbraio 2025, a Palazzo Chigi, il Commissario Europeo per gli Affari Interni, Magnus Brunner, nel quadro della sua prima visita ufficiale in Italia. Il colloquio ha avuto come tema centrale la gestione della migrazione e le prossime iniziative della Commissione Europea in materia, con particolare attenzione al rafforzamento dei partenariati con i Paesi di origine e transito dei migranti e all’attuazione del Patto su Migrazione e Asilo.
Tra le questioni più rilevanti affrontate durante l’incontro, il possibile anticipo del nuovo concetto di Paese sicuro di origine, che potrebbe modificare i criteri per il riconoscimento dello status di protezione ai migranti provenienti da determinate nazioni.
Il Presidente del Consiglio ha ribadito il pieno sostegno dell’Italia a un quadro normativo europeo più efficace per i rimpatri, in vista della prossima proposta legislativa della Commissione Europea. L’obiettivo del governo italiano è rafforzare i meccanismi di cooperazione con i Paesi di origine, accelerando le procedure di rimpatrio per i migranti che non hanno diritto alla protezione internazionale.
Un ulteriore tema chiave del confronto è stato il Protocollo Italia-Albania, un accordo bilaterale che prevede la gestione condivisa di flussi migratori e procedure di accoglienza. Meloni e Brunner hanno concordato sulla necessità di mantenere un coordinamento stretto tra le autorità italiane e i servizi della Commissione Europea per garantire l’efficacia del protocollo e affrontare eventuali criticità operative.
Parigi, riunione informale su Ucraina e sicurezza
Il 17 febbraio, Giorgia Meloni ha partecipato a Parigi alla riunione informale su Ucraina e sicurezza, organizzata dal Presidente francese Emmanuel Macron. L’incontro ha riunito i leader europei per discutere le prospettive del conflitto in Ucraina e le strategie per il rafforzamento della sicurezza europea.
Al centro del vertice, la necessità di garantire un sostegno continuativo a Kiev, sia in termini di forniture militari che di assistenza economica, in vista della prosecuzione del conflitto con la Russia. Meloni ha ribadito l’impegno dell’Italia nel supporto all’Ucraina, in linea con le decisioni prese nel contesto della NATO e dell’Unione Europea.
Altro punto chiave della discussione è stata la difesa comune europea. Con l’intensificarsi delle tensioni geopolitiche, i leader hanno affrontato la possibilità di potenziare le capacità militari congiunte dell’UE e rafforzare la collaborazione nel settore della cybersecurity.
L’incontro si è concluso con un rafforzato impegno dei partecipanti a coordinarsi strettamente sulle strategie di difesa e sul mantenimento della stabilità nella regione.
Analisi e contesto: Italia, UE e le sfide geopolitiche
Gli incontri di Meloni con Magnus Brunner e i leader europei a Parigi evidenziano due questioni chiave della politica estera italiana: migrazione e sicurezza.
Il tema della migrazione continua a rappresentare una priorità per il governo italiano, che punta a un approccio basato su accordi con i Paesi di origine e transito dei migranti per contenere i flussi e rendere più efficaci i rimpatri. La recente stretta collaborazione con l’Albania e il sostegno a nuove regole europee sui Paesi di origine sicuri mostrano la volontà dell’Italia di adottare una politica più strutturata sulla gestione dei migranti.
Parallelamente, la riunione a Parigi conferma l’interesse dell’Italia per la sicurezza europea e la necessità di mantenere una linea chiara sul conflitto in Ucraina. Il governo italiano sta cercando di bilanciare il sostegno militare a Kiev con la difesa degli interessi nazionali, in un contesto internazionale sempre più instabile.
Le prossime settimane saranno decisive per capire l’evoluzione della politica migratoria europea e il ruolo dell’Italia nella sicurezza del continente, con possibili nuove iniziative da parte della Commissione Europea e della NATO.