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Giorgia Meloni : Europa rafforzi difesa e competitività, per contare di più

presidente Giorgia Meloni punto stampa Consiglio Europeo 20.03.2025

Giorgia Meloni commenta i risultati del Consiglio europeo: focus su Ucraina, competitività, difesa comune e risposta ai dazi USA.

Il Presidente del Consiglio ha ribadito le priorità italiane su competitività, industria, migrazione e difesa durante il vertice europeo del 20 marzo 2025.

Il sostegno all’Ucraina e la conferenza sulla ricostruzione

Il 20 marzo 2025, a Bruxelles, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha partecipato al Consiglio europeo e, in serata, ha tenuto un punto stampa per illustrare i temi centrali affrontati.
Meloni ha aperto il suo intervento parlando della situazione in Ucraina, sottolineando come il Consiglio europeo abbia confermato il pieno sostegno a Kiev e agli sforzi degli Stati Uniti per una pace giusta e duratura. Ha evidenziato la proposta di cessate il fuoco, definendo che «la palla è ora nel campo russo», e ha ricordato come l’Italia ospiterà quest’anno la conferenza internazionale sulla ricostruzione dell’Ucraina.

Competitività europea e semplificazione burocratica

Il tema centrale del Consiglio, ha spiegato Meloni, è stato la competitività europea. «Si procede nella giusta direzione, anche se non abbastanza spediti», ha commentato. Grande attenzione è stata posta sulle semplificazioni burocratiche: l’Italia ha chiesto e ottenuto un impegno europeo a ridurre del 25% gli oneri amministrativi, e addirittura del 35% per le piccole e medie imprese, entro il 2025.

Neutralità tecnologica e automotive: successi italiani

Meloni ha espresso grande soddisfazione per l’introduzione, per la prima volta, del principio di neutralità tecnologica nelle conclusioni ufficiali del Consiglio europeo, un obiettivo perseguito a lungo dall’Italia. Ha ricordato il “non paper” presentato con la Repubblica Ceca sul settore automotive, grazie al quale si prevede la sospensione delle multe ai produttori non in linea con gli obiettivi di mercato e l’anticipo della revisione dei target di emissione.

Migrazione e rimpatri: l’approccio europeo ispirato all’Italia

Un altro tema affrontato è stato quello della migrazione. Meloni ha sottolineato come la lettera della Presidente Ursula von der Leyen e la proposta della Commissione sul regolamento rimpatri, che prevede la possibilità di processare le richieste di asilo in Paesi terzi, siano perfettamente in linea con il protocollo Italia-Albania.

Medio Oriente: prudenza e ricerca dell’equilibrio

Sul Medio Oriente, Meloni si è mostrata cauta: «La bozza di conclusioni ci sembra molto equilibrata, ma preferisco non anticipare nulla fino alla fine della discussione».

Unione dei mercati dei capitali e difesa: la proposta italiana

Un punto di rilievo riguarda l’Unione dei mercati dei capitali. Meloni ha accolto con soddisfazione l’inclusione della proposta italiana di un modello ispirato a InvestEU per la difesa, che introduce garanzie europee sugli investimenti privati, evitando di gravare unicamente sui bilanci nazionali. «Non parliamo di eurobond – ha chiarito – ma di strumenti già esistenti nell’Unione Europea».

La polemica sul manifesto di Ventotene

Durante il punto stampa, Meloni ha risposto alle domande relative al manifesto di Ventotene, distribuito nei giorni precedenti. Ha criticato il contenuto del documento, definendolo espressione di un’idea elitaria e antidemocratica che «pretende di educare il popolo invece di ascoltarlo».

Ucraina: la proposta di garanzie di sicurezza

Rispondendo a una domanda sul dialogo tra Trump e Putin, Meloni ha ribadito la necessità di trovare soluzioni immediate. Ha sostenuto la proposta italiana di estendere i principi dell’articolo 5 del Trattato NATO all’Ucraina, anche senza un ingresso immediato nell’Alleanza, per garantire la stabilità e svelare eventuali bluff russi.

Prudenza nella risposta ai dazi USA

Infine, sul tema dei dazi imposti dagli Stati Uniti e sulle possibili contromisure europee, Meloni ha invitato alla cautela: «Una risposta muscolare rischia di generare effetti inflattivi e frenare la crescita. Servono valutazioni basate sui dati».

Conclusione: il ruolo strategico dell’Italia in Europa

Il Presidente del Consiglio ha concluso confermando l’impegno dell’Italia a essere protagonista nelle scelte strategiche europee, con una linea pragmatica e coerente, radicata nell’interesse nazionale.

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