L’81° anniversario dell’eccidio delle Fosse Ardeatine è stato commemorato a Roma con la presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in un momento di memoria collettiva per onorare le vittime e ribadire i valori fondanti della democrazia italiana.
Il 24 marzo 2025, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha presieduto la cerimonia commemorativa dell’81° anniversario dell’eccidio delle Fosse Ardeatine, uno dei momenti più tragici della storia italiana durante la Seconda Guerra Mondiale.
L’eccidio delle Fosse Ardeatine, avvenuto il 24 marzo 1944, fu un brutale atto di rappresaglia nazista in cui 335 civili e militari italiani furono barbaramente uccisi. Un crimine efferato che continua a rappresentare una ferita aperta nella memoria collettiva del Paese e un monito contro ogni forma di violenza e sopraffazione.
La cerimonia ufficiale con il Presidente Mattarella
Il Presidente Sergio Mattarella ha deposto una corona di alloro sulla lapide in memoria dei martiri, all’ingresso del Mausoleo Ardeatino a Roma. La sua presenza ha ribadito l’importanza del ricordo e della responsabilità storica, in un momento in cui il valore della memoria assume un significato ancora più forte per le nuove generazioni.
Durante la cerimonia, il Presidente dell’ANFIM (Associazione Nazionale Famiglie Italiane Martiri), Francesco Albertelli, ha rivolto il suo indirizzo di saluto, ricordando il sacrificio delle vittime e l’impegno a tramandare i valori di libertà e democrazia per i quali furono trucidati.
Particolarmente toccante l’appello dei caduti, letto da Marco Trasciani, Segretario generale dell’ANFIM, che ha dato voce simbolicamente alle 335 vittime di quella tragica giornata.
Il valore del dialogo interreligioso nella memoria
La cerimonia è proseguita con un momento di preghiera interreligiosa. La preghiera cattolica è stata recitata da Monsignor Sergio Siddi, Cappellano militare, mentre la preghiera ebraica è stata officiata dal Rabbino Capo della Comunità Ebraica di Roma, Rav. Riccardo Di Segni. Questo momento di raccoglimento ha sottolineato il legame tra comunità diverse, unite nel ricordo delle vittime e nell’impegno comune per la pace.
La cerimonia di quest’anno ha assunto un significato particolare anche per l’attenzione rivolta alle nuove generazioni. Numerosi studenti delle scuole romane e rappresentanti di associazioni giovanili hanno partecipato alla commemorazione, ascoltando con attenzione i messaggi di responsabilità e memoria condivisa. Le istituzioni hanno sottolineato l’importanza di educare i più giovani alla conoscenza della storia, affinché i valori di libertà e giustizia, nati dalla Resistenza e sanciti nella Costituzione, restino vivi e attuali in una società sempre più complessa e globale.
L’omaggio nel Mausoleo Ardeatino
Al termine della cerimonia ufficiale, il Presidente Mattarella si è recato all’interno del Mausoleo Ardeatino. Qui ha reso omaggio alle vittime, fermandosi in silenzio davanti alle tombe dei martiri. Un gesto semplice ma profondamente significativo, che rinnova il dovere morale e istituzionale di mantenere vivo il ricordo di chi ha pagato con la vita l’orrore della guerra e della violenza.
Un monito per il presente e il futuro
Nel commemorare l’eccidio delle Fosse Ardeatine, il Presidente Mattarella ha voluto ribadire il messaggio che la memoria non è soltanto un atto di ricordo, ma un impegno attivo per difendere i valori fondanti della Repubblica: libertà, democrazia, rispetto della persona e rifiuto di ogni forma di odio e intolleranza.
L’anniversario delle Fosse Ardeatine invita ogni cittadino italiano a riflettere sul valore della pace, sull’importanza della coesione sociale e sulla responsabilità collettiva di proteggere la libertà conquistata con il sacrificio di tanti.
Conclusione
L’81° anniversario dell’eccidio delle Fosse Ardeatine si conferma come un momento di raccoglimento e memoria nazionale, ma anche come un’occasione per educare le nuove generazioni alla storia e ai valori democratici. La presenza del Presidente Mattarella alla cerimonia ha reso ancora più forte il messaggio di unità, memoria e impegno civile, affinché tragedie come quelle del 24 marzo 1944 non si ripetano mai più.