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Economia

Quando un errore informatico costa caro : il caso dell’azienda svizzera chiusa per perdita irreversibile di dati

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Un tecnico sbaglia e cancella l’intero sistema informatico della Abächerli Media AG. L’azienda non riesce a riprendersi e chiude, con 30 posti di lavoro persi.

La sicurezza dei dati aziendali non è più un’opzione, ma un elemento imprescindibile per la sopravvivenza di qualsiasi impresa, piccola o grande. La drammatica vicenda accaduta in Svizzera alla tipografia Abächerli Media AG di Sarnen, nel Canton Obvaldo, ne è un esempio concreto e doloroso. Secondo quanto riportato dal portale svizzero tio.ch, nel giugno 2022 un tecnico informatico esterno, incaricato di effettuare interventi sul sistema ERP aziendale, ha commesso un errore gravissimo. Durante una normale procedura di manutenzione, ha cancellato in modo irreversibile tutti i dati critici dell’azienda.

Quella che poteva sembrare un’operazione di routine si è trasformata in un incubo. La mancanza di backup recenti e affidabili ha impedito ogni tentativo di ripristino, lasciando l’azienda priva di strumenti gestionali e dati operativi per ben dieci settimane. In un contesto altamente competitivo e con margini di profitto limitati, uno stop così lungo si è rivelato insostenibile. L’impresa ha dovuto sostenere costi enormi, superiori a 750.000 franchi svizzeri, per tentare di ricostruire l’intera infrastruttura informatica e riavviare i processi produttivi.

Purtroppo, nemmeno il rimborso parziale ottenuto dall’assicurazione ha potuto colmare il danno subito. La perdita di dati ha avuto conseguenze dirette e irreparabili sulla continuità operativa e sulla fiducia dei clienti e partner commerciali. Dopo mesi di difficoltà, la decisione più dolorosa: la chiusura definitiva dell’azienda, con la perdita di 30 posti di lavoro.

Precedenti e casi internazionali

Questo episodio drammatico non è un caso isolato. Anche grandi realtà internazionali hanno subito perdite enormi per errori umani o falle nella sicurezza informatica.

  • Myspace: nel 2016 una violazione informatica ha portato all’esposizione di oltre 360 milioni di account utente, compromettendo email e password.
  • Equifax: nel 2017 la società statunitense di analisi creditizia è stata vittima di una delle più gravi fughe di dati della storia: 147 milioni di persone coinvolte, con dati finanziari e numeri di previdenza sociale trafugati.
  • Facebook: oltre 540 milioni di record utente sono stati trovati nel 2019 su server pubblici non protetti, tra cui nomi, commenti e reazioni.

Una lezione per tutte le aziende

Cosa possiamo imparare da questi eventi? Prima di tutto, che la protezione dei dati aziendali deve essere una priorità strategica e non un aspetto secondario o demandato solo ai fornitori esterni. La sicurezza deve diventare parte integrante della cultura aziendale.

Ecco alcune misure fondamentali di prevenzione:

  • Backup regolari e verificati: effettuare copie di sicurezza frequenti, archiviandole in luoghi sicuri e testandone periodicamente l’integrità.
  • Formazione continua: il personale deve essere formato per evitare errori banali che possono trasformarsi in disastri.
  • Disaster recovery plan: ogni azienda dovrebbe disporre di un piano dettagliato per affrontare emergenze informatiche, con procedure precise e tempi di intervento ben definiti.
  • Cybersecurity aggiornata: utilizzare software di protezione avanzati, firewall e sistemi di monitoraggio continuo.
  • Valutazione dei fornitori esterni: affidarsi solo a partner informatici certificati e con un track record verificabile.

Conclusione

La vicenda della Abächerli Media AG ci ricorda che basta un solo errore per compromettere anni di lavoro e investimenti. La sopravvivenza di un’azienda dipende anche dalla capacità di prevenire, proteggere e reagire prontamente alle minacce informatiche. La responsabilità non è solo dei tecnici, ma di chiunque prenda decisioni strategiche. Investire in sicurezza informatica e formazione è oggi un obbligo morale e un’assicurazione concreta contro il rischio di vedere scomparire il frutto del proprio lavoro.

Riflessioni sul futuro digitale

L’evoluzione tecnologica comporta sfide crescenti: il numero di attacchi informatici, la complessità dei sistemi e la possibilità di errori umani aumentano proporzionalmente alla digitalizzazione delle imprese. Diventa quindi essenziale per le aziende integrare la gestione del rischio informatico nei propri piani strategici, destinando risorse non solo alla tecnologia ma anche alla formazione e al monitoraggio costante. La prevenzione deve essere vista come un investimento a lungo termine e non come un costo occasionale.

Fonte: tio.ch

Le informazioni riportate sono tratte da fonti pubbliche e verificate al momento della pubblicazione. Ogni eventuale rettifica o aggiornamento potrà essere comunicato alla redazione.

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