Giorgia Meloni guida il confronto con Tajani, Salvini e Crosetto: garanzie di sicurezza euroatlantiche per Kiev, no a forze italiane sul campo, e sostegno all’ONU per il cessate il fuoco.
Roma, 26 marzo 2025 – Si è svolta questa mattina a Palazzo Chigi una riunione strategica in vista del Vertice internazionale sulla pace e la sicurezza dell’Ucraina, in programma domani a Parigi. A presiedere l’incontro è stata la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che parteciperà personalmente all’appuntamento nella capitale francese.
Alla riunione hanno preso parte i principali membri del Governo coinvolti nella gestione della politica estera e della sicurezza: il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani (in videocollegamento), il Vice Presidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, e il Ministro della Difesa, Guido Crosetto.
Garanzie di sicurezza ispirate all’articolo 5 del Trattato di Washington
Tra i punti centrali del confronto, è stato ribadito l’impegno dell’Italia a costruire, insieme ai partner europei, occidentali e agli Stati Uniti, un quadro di garanzie di sicurezza solide ed efficaci per l’Ucraina. Queste garanzie dovrebbero inserirsi all’interno del contesto euroatlantico, ispirandosi in parte a quanto previsto dall’articolo 5 del Trattato di Washington, che sancisce il principio di difesa collettiva dei membri della NATO.
Questa impostazione, secondo quanto emerso, sta trovando sempre maggiore interesse tra i partner internazionali, configurandosi come un possibile modello per una futura stabilizzazione dell’area.
Nessuna partecipazione italiana a forze militari sul terreno
Un altro aspetto fondamentale chiarito durante la riunione è la non partecipazione dell’Italia a eventuali forze militari sul campo in Ucraina. Il Governo italiano conferma quindi la propria linea di supporto politico e strategico, escludendo però l’invio di truppe italiane in territorio ucraino.
Ruolo delle Nazioni Unite nel monitoraggio del cessate il fuoco
Infine, è stato affrontato il delicato tema del monitoraggio del cessate il fuoco, in un’ottica di possibile coinvolgimento dell’Organizzazione delle Nazioni Unite. Il Governo italiano, che sostiene da tempo questa ipotesi, auspica un ruolo centrale dell’ONU nella verifica e nell’attuazione di eventuali accordi di tregua, ritenendola la via più solida e credibile per una de-escalation sostenibile.