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Diritti e inclusione

Vertice su pace e sicurezza Ucraina a Parigi : Meloni ribadisce il sostegno dell’Italia a Kiev

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I leader hanno discusso di una pace duratura con garanzie euroatlantiche. Il ruolo dell’ONU, il cessate il fuoco e la cooperazione transatlantica al centro del dibattito

Parigi, 27 marzo 2025 – Nella cornice dell’Eliseo si è tenuto il Vertice sulla pace e la sicurezza dell’Ucraina, un appuntamento chiave per il futuro della stabilità in Europa e per il percorso verso una soluzione diplomatica del conflitto tra Russia e Ucraina. Al vertice ha preso parte anche la Presidente del Consiglio italiana, Giorgia Meloni, insieme a numerosi leader europei e rappresentanti di partner occidentali.

L’incontro si è svolto in un momento particolarmente delicato del conflitto, con un fragile cessate il fuoco in alcune aree e un crescente dibattito internazionale sul ruolo delle istituzioni multilaterali e delle garanzie di sicurezza da offrire a Kiev.

Meloni: Serve una pace giusta, fondata su garanzie concrete

Nel suo intervento, la Presidente Meloni ha ribadito con fermezza il sostegno dell’Italia alla sovranità e integrità territoriale dell’Ucraina, richiamando la necessità di costruire una pace giusta e duratura, che non rappresenti una resa o una soluzione temporanea.

Uno dei punti centrali del suo discorso è stato l’appello a garanzie di sicurezza solide e credibili, che assicurino la stabilità dell’Ucraina anche nel medio-lungo termine. In particolare, Meloni ha fatto riferimento alla possibilità di ispirarsi al modello previsto dall’articolo 5 del Trattato di Washington, che stabilisce il principio della difesa collettiva tra i Paesi membri della NATO.

L’idea ha trovato un primo riscontro positivo da parte del Presidente francese Emmanuel Macron, che ha suggerito di avviare un approfondimento tecnico multilaterale. La Presidente Meloni ha accolto con favore questa proposta, sottolineando l’importanza di avviare un lavoro strutturato su nuove architetture di sicurezza per l’Europa orientale.

Focus sul cessate il fuoco e coinvolgimento dell’ONU

Tra i temi affrontati nel vertice, grande attenzione è stata riservata alla questione del cessate il fuoco. La comunità internazionale guarda con crescente interesse al possibile coinvolgimento delle Nazioni Unite nel monitoraggio di una tregua più ampia e nel supporto al processo di mediazione, in linea con la posizione sostenuta dal Governo italiano.

La Presidente Meloni ha sottolineato la necessità di estendere il cessate il fuoco parziale attualmente in vigore ad altri ambiti fondamentali per la protezione della popolazione civile, come scuole, ospedali e infrastrutture energetiche. L’obiettivo dichiarato è quello di raggiungere progressivamente un cessate il fuoco totale, che possa costituire la base per negoziati politici più avanzati.

Questo approccio, improntato alla gradualità e alla centralità dei diritti umani, si inserisce nella visione italiana di una diplomazia multilaterale e inclusiva, capace di attivare sia le organizzazioni internazionali sia i principali attori transatlantici.

Nessuna forza italiana sul campo, ma impegno rafforzato sul piano diplomatico

Nel corso della riunione, Meloni ha ribadito che non è prevista alcuna partecipazione nazionale a eventuali forze militari sul terreno, smentendo con chiarezza qualsiasi ipotesi di coinvolgimento diretto italiano nei combattimenti.

Allo stesso tempo, ha riaffermato l’importanza strategica del coordinamento con gli Stati Uniti, definendo come cruciale il loro ruolo nella costruzione di una soluzione stabile. In quest’ottica, ha auspicato la partecipazione di una delegazione americana al prossimo incontro internazionale di coordinamento, previsto nelle prossime settimane.

Verso una nuova visione di sicurezza condivisa

Il vertice di Parigi ha confermato l’emergere di una nuova consapevolezza tra i partner europei: la sicurezza dell’Ucraina non è solo un tema regionale, ma un pilastro della stabilità del continente e dell’intero spazio euroatlantico.

Con il suo contributo, l’Italia si pone come promotrice di una soluzione diplomatica fondata su legalità internazionale, difesa dei diritti fondamentali e cooperazione multilaterale, mantenendo una posizione autonoma ma pienamente integrata nei valori dell’Alleanza Atlantica e dell’Unione Europea.

Il percorso verso la pace resta lungo e complesso, ma i segnali emersi dal vertice rafforzano l’impegno comune per una fine del conflitto che non sia solo una tregua temporanea, ma una pace credibile, equa e fondata su garanzie concrete.

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