Durante l’Angelus della IV Domenica di Quaresima, Papa Francesco riflette sulla parabola del Padre misericordioso, parla della sua convalescenza e lancia nuovi appelli per la pace nel mondo.
Durante l’Angelus di domenica 30 marzo, IV Domenica di Quaresima, conosciuta come “Laetare”, Papa Francesco ha condiviso un messaggio intenso centrato sul tema della misericordia, della riconciliazione e della guarigione. Riflettendo sul Vangelo del giorno, il Pontefice ha commentato la parabola del Padre misericordioso, sottolineando come Dio non smetta mai di accogliere i suoi figli, anche quando si allontanano o rifiutano di comprendere l’amore del Padre.
Un tempo di guarigione spirituale e fisica
Papa Francesco ha invitato tutti i fedeli a vivere la Quaresima – in particolare quest’anno, in cui ricorre il Giubileo – come un tempo propizio per la guarigione interiore e comunitaria. Con parole toccanti, ha ricordato di stare vivendo personalmente questo tempo come momento di guarigione nell’anima e nel corpo. Ha poi espresso gratitudine verso chi, nella vita quotidiana, si rende strumento di guarigione attraverso la parola, la scienza, la vicinanza umana e la preghiera.
Condizioni di salute in miglioramento
Il Pontefice sta proseguendo la convalescenza presso la residenza di Casa Santa Marta, dopo il recente ricovero per un’infiammazione polmonare. Le condizioni cliniche, secondo quanto si apprende, sono in miglioramento. La respirazione si è stabilizzata, la capacità motoria è in lieve progresso, e le terapie stanno dando buoni risultati. L’attività del Santo Padre, pur svolta con cautela e senza esposizioni pubbliche dirette, continua regolarmente, sia sul piano spirituale che pastorale.
L’appello per la pace nel mondo
Nel suo messaggio, il Papa ha rinnovato l’appello a pregare per la pace in diverse aree del mondo colpite da violenze e conflitti, tra cui Ucraina, Palestina, Israele, Libano, Repubblica Democratica del Congo e Myanmar – quest’ultimo duramente provato anche da un recente terremoto. Ha inoltre rivolto un appello particolare per il Sud Sudan, dove le tensioni interne continuano a minacciare la stabilità. Il Papa ha invitato le autorità a deporre le divergenze e ad avviare un dialogo responsabile per il bene della popolazione.
Un segnale positivo di cooperazione internazionale
In mezzo a tante criticità globali, il Pontefice ha voluto anche evidenziare una notizia positiva: la recente ratifica dell’accordo tra Tajikistan e Kyrgyzstan sulla delimitazione dei confini. Un gesto che ha definito come un esempio virtuoso di diplomazia e di costruzione della pace attraverso il dialogo.
Lo sguardo verso Maria
Concludendo l’Angelus, Papa Francesco ha affidato le intenzioni di pace e di riconciliazione a Maria, Madre di misericordia, invocando la sua intercessione per tutta l’umanità, affinché possa ritrovare unità e speranza.