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Maestri e ambasciatori d’Italia : Giorgia Meloni ai protagonisti della cucina italiana

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Il Presidente del Consiglio celebra i primi insigniti del nuovo Premio nazionale Maestro dell’arte della cucina italiana, esaltando identità, tradizione e valore economico della nostra enogastronomia

Palazzo Chigi, 2 aprile 2025 – «Mi piace considerare queste persone come una sorta di beni culturali viventi». Con queste parole il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha voluto rendere omaggio ai protagonisti dell’eccellenza enogastronomica italiana durante la cerimonia di conferimento del Premio Maestro dell’arte della cucina italiana, celebrata per la prima volta nel cortile solenne della Presidenza del Consiglio.

Un riconoscimento inedito, pensato per colmare un’assenza paradossale: l’Italia, patria della cucina più amata al mondo, fino a oggi non aveva mai istituito un premio ufficiale rivolto ai suoi maestri dei fornelli. Una lacuna incredibile, come ha sottolineato Meloni, e che ora viene finalmente colmata con un premio che unisce simbolicamente arte, passione e identità nazionale.

Un premio solenne per maestri d’Italia

«Questo è un luogo dove normalmente si ricevono capi di Stato. Ma oggi, qui, abbiamo voluto celebrare dei simboli, dei patrioti, degli ambasciatori dell’Italia nel mondo», ha detto Meloni, accogliendo a Palazzo Chigi i premiati, le autorità, gli studenti e i rappresentanti delle scuole professionali alberghiere. La cerimonia ha previsto la consegna di una medaglia in bronzo, una spilla e un fregio, realizzati dall’Istituto Poligrafico Zecca dello Stato, a otto maestri selezionati come prima espressione di una comunità di riferimento per l’eccellenza culinaria italiana.

Ai premiati è stato conferito ufficialmente il titolo di Maestro, in riconoscimento non solo della competenza tecnica e della creatività, ma anche del valore culturale, identitario e sociale del loro lavoro.

Tradizione e futuro: la cucina italiana come leva educativa

Uno degli elementi più significativi annunciati durante l’evento è la possibilità per i Maestri premiati di insegnare come esperti esterni negli istituti professionali per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera. Un’iniziativa volta a rafforzare il legame tra tradizione e formazione, offrendo ai giovani una guida diretta e autorevole nel percorso verso l’eccellenza professionale.

«Vogliamo preparare i nostri ragazzi a percorrere nuove strade, contando sull’esperienza di chi ha fatto della propria passione un’arte», ha affermato il presidente Meloni, rivolgendosi agli studenti presenti come ai futuri eredi di una tradizione che continua a rinnovarsi nel tempo.

La cucina italiana come patrimonio vivo e dinamico

Il nuovo premio istituito dal Governo non celebra solo la tecnica culinaria, ma riconosce il valore antropologico e culturale della cucina italiana, intesa come patrimonio vivo, in continua evoluzione. Dalle trattorie di provincia ai ristoranti stellati, ogni piatto racconta una storia di territorio, famiglia, tradizione e innovazione. È in questa varietà armonica che si riflette la ricchezza dell’Italia, fatta di identità locali e spirito nazionale. Premiare chi custodisce e rinnova queste radici significa anche sostenere un modello economico che unisce eccellenza, sostenibilità e qualità della vita, in sintonia con i valori più profondi del nostro Paese.

Una candidatura che guarda al mondo

La cerimonia si inserisce nel più ampio percorso che vede l’Italia impegnata a promuovere la cucina italiana come patrimonio immateriale UNESCO, un riconoscimento che rafforzerebbe ulteriormente il ruolo del nostro Paese nella cultura alimentare globale. Per Meloni, infatti, «l’enogastronomia italiana è un’arte capace di raccontare la nostra cultura, il nostro modo di vivere, la nostra identità».

Non si tratta solo di prestigio simbolico, ma anche di una strategia economica. La premier ha ricordato che il settore agroalimentare, considerando l’intera filiera, vale oltre 600 miliardi di euro, con un export in crescita, in particolare verso gli Stati Uniti, che nel 2024 ha segnato un +17%.

Difesa e valorizzazione dell’agroalimentare italiano

Meloni ha ribadito l’impegno del Governo nella difesa del Made in Italy, attraverso investimenti, formazione, contrasto alla contraffazione e promozione internazionale. Ha inoltre espresso preoccupazione per l’eventuale introduzione di dazi da parte degli Stati Uniti, auspicando il dialogo per evitare una guerra commerciale che danneggerebbe produttori e consumatori.

Il Presidente ha anche sottolineato il ruolo degli agricoltori e dei produttori come custodi dell’ambiente, parte integrante di un modello economico sostenibile, solidale e radicato nel territorio. «Finché ci sarà chi semina e chi trasforma quei prodotti in opere d’arte sulla tavola, ci sarà anche un’Italia capace di guardare al futuro con speranza», ha concluso.

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