Breve apparizione del Santo Padre al termine del Giubileo degli Ammalati: “Anche io sento la carezza premurosa di Dio”.
Città del Vaticano, 6 aprile 2025 – Domenica 6 aprile, al termine della Messa per il Giubileo degli Ammalati e del mondo della Sanità, è stato letto il testo dell’Angelus preparato da Papa Francesco per la V Domenica di Quaresima. Il Pontefice, ancora in fase di convalescenza, ha fatto solo una breve apparizione alla finestra del Palazzo Apostolico, salutando i fedeli in Piazza San Pietro senza leggere direttamente il testo, che è stato pubblicato integralmente dal Vaticano.
Nel testo, il Papa ha meditato sul Vangelo di Giovanni (8,1-11), che racconta l’episodio della donna adultera salvata dalla lapidazione da Gesù. «Gesù restituisce a questa donna la bellezza perduta: lei è caduta nella polvere; Gesù su quella polvere passa il suo dito e scrive per lei una storia nuova», si legge nel messaggio. «È il “dito di Dio”, che salva i suoi figli e li libera dal male».
Il tocco di Dio e la convalescenza del Papa
Con parole toccanti e personali, Francesco ha confidato: «Come durante il ricovero, anche ora nella convalescenza sento il “dito di Dio” e sperimento la sua carezza premurosa». È un riferimento diretto al proprio stato di salute, condiviso in una celebrazione dedicata a chi soffre e a chi si prende cura dei malati.
Il Pontefice ha rivolto una particolare preghiera per medici, infermieri e operatori sanitari, sottolineando che «non sempre sono aiutati a lavorare in condizioni adeguate» e che «talvolta, sono perfino vittime di aggressioni». Francesco ha auspicato investimenti nella sanità, affinché i sistemi sanitari siano «inclusivi e attenti ai più fragili e ai più poveri».
Solidarietà, pace e giustizia: l’appello universale del Papa
Il messaggio tocca anche temi di forte rilevanza sociale e internazionale. Papa Francesco ha ringraziato le detenute del carcere di Rebibbia per un messaggio ricevuto, ricordandole nella preghiera insieme alle loro famiglie.
In occasione della Giornata Mondiale dello Sport per la Pace e lo Sviluppo, ha ringraziato le associazioni sportive che promuovono inclusione e fraternità: «Auspico che lo sport sia segno di speranza per tante persone che hanno bisogno di pace».
Ancora un forte appello per la pace
Francesco ha infine rinnovato il suo accorato appello per la pace nei numerosi teatri di guerra, denunciando le condizioni “inimmaginabili” in cui vivono le popolazioni civili. Ha citato espressamente:
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Ucraina, «colpita da attacchi che provocano molte vittime civili, tra cui tanti bambini»
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Gaza, dove «le persone sono ridotte a vivere senza tetto, senza cibo, senza acqua pulita»
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Sudan e Sud Sudan,
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Repubblica Democratica del Congo,
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Myanmar, colpito anche da un recente terremoto
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Haiti, dove «la violenza ha ucciso due religiose pochi giorni fa»
Il Santo Padre ha chiesto il cessate il fuoco, la liberazione degli ostaggi e l’avvio del dialogo in tutti questi contesti.
Conclusione: affidarsi alla Vergine Maria
Il testo dell’Angelus si chiude con l’invocazione alla Vergine Maria: «La Vergine Maria ci custodisca e interceda per noi».